"Il fattore umano": Vite a perdere
- Lorenzo Mainieri
- 21 gen
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 28 gen

L’Iraq può contare in media su 6.000.000.000 di Dollari di proventi al mese dovuti al petrolio, ma non è in grado di provvedere ai servizi essenziali per i propri cittadini. I conflitti che si sono susseguiti a partire dalla guerra con l’Iran dal 1980 hanno creato uno stato di tensione permanente che ha generato un’economia distorta.
Circa il 23% degli iracheni vive in assoluta povertà e sarebbero centinaia le persone che avrebbero venduto un rene o altri organi sul mercato nero. Il numero giornaliero di crimini legati al traffico d’organi è talmente alto da aver spinto il Ministero dell’Interno iracheno a formare un’unità speciale per perseguire questo tipo di crimini. Il difficile contesto iracheno è al centro del reportage dal titolo Vite a perdere di Nancy Porsia e Mario Poeta, proposto alle 23:15 su Rai Tre, per Il fattore umano.
Le due puntate de Il fattore umano andate in onda hanno registrato una media di 204.000 telespettatori circa pari al 1,6 % di share.




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