"Speciale Tg1": I Vulnerabili
- Lorenzo Mainieri
- 27 lug
- Tempo di lettura: 1 min

L’età fragile, l’età difficile, l’età di passaggio, dei cambiamenti. Per quanto si cerchi di racchiuderla in una definizione, l’adolescenza è strutturalmente indefinibile. Il pediatra e psicoanalista Donald Winnicott la chiamava una malattia normale. È frutto di una storia che Massimo Ammanniti, psicoanalista e scrittore, definisce biologica, ovvero iscritta nel patrimonio genetico, ma ampiamente modificata dalle relazioni, dagli scambi che, via via, ogni adolescente interseca fin dall’infanzia, nel proprio percorso. o dall’assenza di questi scambi, in un mondo iperconnesso ma talvolta così privo di relazioni autentiche se non addirittura concrete.
E allora conta la scuola, o conta la famiglia? Oppure conta il gruppo, punto di riferimento per la costruzione del se’ assai più importante dei genitori? E quanto è indispensabile che ci sia attenzione, osservazione, cura, interesse autentico della collettività, per guidare l’evoluzione dei nuovi giovani individui i nostri figli per trovare le coordinate per affrontare i loro dubbi, insoddisfazioni, ansie, incertezze, il malessere condiviso soprattutto sui social che talvolta sfocia nella violenza, in tanti casi di cronaca di cui si parla quasi ogni giorno? Lo Speciale Tg1 di Vincenzo Guerrizio e Rosita Rosa, in onda a mezzanotte su Rai Uno, non vuole definire una generazione, ma offrire delle chiavi di lettura per comprendere un percorso che appare quanto mai accidentato, in questo tempo fragile.




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