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A "Cose Nostre" la storia di Annino Mele


Torna Cose Nostre, il programma di Emilia Brandi che racconta le storie di vita di donne e uomini che hanno lottato contro la criminalità organizzata, la mafia e la corruzione, ma anche un viaggio nel nostro Paese attraverso territori di una bellezza struggente ed incontaminata. Storie drammatiche di vittime e carnefici, di chi ha deciso da che parte stare, di chi scontata la propria pena è tornato uomo libero e di chi deve convivere per sempre col dolore della perdita.

La prima puntata, in onda alle 23:35 su Rai Uno, affronterà le contraddizioni di un territorio, la Sardegna, troppo spesso raccontato solo attraverso le sue coste meravigliose meta di vacanze esclusive di personalità famose. Ma nell’interno dell’isola intere comunità pastorali hanno mantenuto la propria identità culturale anche dopo la proclamazione dello Stato unitario che ha imposto nuovi modelli produttivi in nome del progresso. La puntata sarà incentrata sul racconto dell’evoluzione del banditismo ottocentesco da forma di resistenza ad organizzazione criminale a scopo di lucro della seconda metà del Novecento.

A raccontare la drammatica stagione dei sequestri di persona, Annino Mele uno dei latitanti e banditi sardi più pericolosi che, dopo aver scontato trentuno anni oggi è tornato nella sua terra ma lontano dal suo paese, Mamoiada, perché la sua famiglia è stata al centro di una faida tra le più sanguinose che abbiano mai attraversato la Sardegna.

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