"Di là dal fiume e tra gli alberi": Il Polesine, niente da vedere?
- Lorenzo Mainieri
- 16 mag
- Tempo di lettura: 1 min

Quando si parla di Polesine, la mente corre subito all'alluvione del 1951, evento tragico che ha segnato profondamente la memoria collettiva. Tuttavia, molti ignorano la posizione esatta di questa terra e le sue ricchezze culturali e paesaggistiche. Un luogo raccontato dal documentario Il Polesine, niente da vedere? di Lucrezia Lo Bianco, in onda domenica in prima visione su Rai 5.
È un viaggio che parte dall'Alto Polesine, attraversa Rovigo e giunge fino al Delta del Po, esplorando questa striscia di terra delimitata dai fiumi Po e Adige. Lungo il percorso si incontrano storici, scrittori, registi, ricercatori, musicisti, lavoratori, attivisti e artigiani in cerca dello sguardo necessario a comprendere e a godere di questo territorio così affascinante, ma ancora ingiustamente incompreso e sottovalutato. Anche se il Polesine è stato scelto come set cinematografico da registi come Rossellini, Antonioni e Mazzacurati; è stato raccontato da scrittori come Bacchelli, Soldati e Cibotto; è stato immortalato nelle fotografie di Ghirri.
Attraverso questo viaggio, si invita a riscoprire il Polesine, un territorio che, al di là dei ricordi dolorosi, offre una profonda ricchezza culturale e paesaggistica, pronta ad essere esplorata e valorizzata.




Commenti