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"Speciale Tg1": Taiwan, la bella ribelle


Taiwan, Formosa, Isola bella, come la chiamavano i portoghesi. O anche Isola ribelle per Pechino, che tiene il Mondo con il fiato sospeso. Perché quest’isola, grande poco più della Sicilia e con appena ventitré milioni di abitanti, è diventata cruciale. Qui si producono i microchip più avanzati del mondo ed è circondata da acque dove transitano migliaia di miliardi di dollari di merci all’anno. Il 13 Gennaio si vota, a Taiwan: dall’esito delle elezioni tra KMT e DPP dipende molto dello scontro non solo politico con Pechino. Chi vincerà? Il Kuomintang, il partito che fu di Chiang Kai-shek (sconfitto da Mao si rifugiò a Taiwan, fondando la Repubblica di Cina) oppure il Partito Progressista Democratico della presidente uscente Tsai? 


A Speciale Tg1, in onda alle 23:30 su Rai Uno, il viaggio di Marco Clementi nel Paese che più di altri gioca un ruolo cruciale nello scontro tra Stati Uniti e Cina, e il racconto della campagna elettorale e della vita quotidiana sull’Isola. Come vivono tutto questo gli abitanti di Taiwan, giovani e anziani? Credono che un conflitto sia davvero possibile e imminente? Ed è applicabile a Taiwan il modello un Paese, due Sistemi di Hong Kong? Un viaggio che si spinge fino a Kinmen, il punto più vicino alla Cina continentale, dove solo tre chilometri separano Taiwan dalle coste della provincia cinese del Fujan. Zona sotto sorveglianza speciale per le mire cinesi di riportare l’Isola a ogni costo sotto la madre patria. Anche con l’uso della forza. Se necessario.


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