"Wonderland": C'era una volta in America
- Lorenzo Mainieri
- 20 dic 2021
- Tempo di lettura: 2 min

L’ ultimo grande film di Sergio Leone, C’era una volta in America sarà al centro della nuova puntata speciale di Wonderland in onda martedì in seconda serata su Rai 4.
Quello interpretato da Robert De Niro e James Woods non è solo il glorioso finale di una carriera altrettanto gloriosa che ha consentito a Sergio Leone di andare oltre l’etichetta di Maestro dello Spaghetti-Western, ma è stato anche la fine di un’epoca, quella in cui il cinema popolare italiano sfidava il sistema produttivo, e perfino il pubblico, sognando in grande e dichiarando palesemente la sua ispirazione ai classici americani ma anche agli autori europei. Nascevano così ibridi dalla fortissima personalità che non temevano di competere con le produzioni internazionali.
Per raccontare il capolavoro, si parte da un recente saggio di Piero Negri Scaglione dal titolo Che hai fatto in tutti questi anni. Sergio Leone e l'avventura di C'era una volta in America che, tra aneddoti, fatti e curiosità frutto di lunghe e meticolose ricerche, ricostruisce i diciotto anni che Sergio Leone ha impiegato a trasformare il romanzo di Harry Grey Mano armata nel capolavoro che tutti conoscono. Dalla storia che c’è dietro la leggendaria battuta di Noodles Sono andato a letto presto alla travagliata sceneggiatura del film, passata sotto molte revisioni e cambiata nell’arco di diciotto anni.
Ricorrendo ai tanti materiali di repertorio presenti nelle Teche Rai, lo Speciale di Wonderland spazierà dal prodigioso make up di Manlio Rocchetti che invecchiava il protagonista De Niro di trentacinque anni, al tema del Tempo su cui si sono scritti fiumi di inchiostro fino ai conflitti del regista con i produttori americani. A testimonianza di come C’era una volta in America abbia lasciato un segno indelebile negli spettatori, nella storia del Cinema, e anche in chi ha preso parte alla sua lunga e travagliata lavorazione.




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