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#Maestri: le parole di Liliana Segre ai maturandi

  • Immagine del redattore: Admin
    Admin
  • 15 giu 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Vi consiglio di rileggere la prima parte della Costituzione per conto vostro, senza mediazioni: non potrete non amare quel testo essenziale, potente e unificante. Vi lascio immaginare cosa rappresentarono per me dopo quello che avevo visto e vissuto quei veri e propri comandamenti: libertà, uguaglianza, diritti, pari dignità, rispetto, solidarietà.


Mi limito ricordare l’Articolo 3, il più bello: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione…” La grande novità sta nel compito dello Stato di “rimuovere gli ostacoli” per far sì che quella pari dignità diventi effettiva. Un compito che non potrà mai dirsi concluso. E’ il contrario dell’indifferenza, perché la Repubblica non è un’identità lontana: siamo noi, tutti noi. Parole che la Senatrice a vita Liliana Segre rivolge ai ragazzi nella sua lezione per #Maestri, il programma di Rai Cultura condotto da Edoardo Camurri, in onda martedì alle 15:20 su Rai Tre.


Liliana Segre, che nel saluto finale ai ragazzi si definisce La vostra nonna ideale, si sofferma sulla Costituzione italiana e sull’importanza dell’istruzione, con un pensiero speciale per gli studenti: So bene che alla vostra età è stato molto pesante un così lungo periodo lontano da amici, amori, compagni. Un sacrificio che avete dovuto fare per la parte della società più esposta all’epidemia. L’hanno fatto anche i miei nipoti. Mi piace tutti pensarvi come Enea che porta in salvo il padre Anchise: un’immagine di grande civiltà.


 
 
 

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