"Di là dal fiume e tra gli alberi": Il porto di Ancona
- Admin
- 4 lug 2020
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Bellissima e misteriosa, la città di Ancona sorge alle pendici del monte Conero, in quello che gli antichi greci definirono l'Ankon, il gomito del Mediterraneo.
È l'unico tratto di costa roccioso fra Trieste e il Gargano ed è perciò molto diversa dalle altre città dell'Adriatico. Qui le spiagge non hanno la sabbia fine della riviera marchigiana, sono di sassi bianchi e si nascondono nelle intercapedini che il mare ha scavato nella falesia. A questa città e al suo porto è dedicato il documentario di Luigi Maria Perotti Il porto di Ancona, in onda in prima visione domenica alle 22:10 su Rai 5 per la seconda stagione di Di là dal fiume e tra gli alberi. Centinaia di migliaia di persone partono ogni anno dai suoi moli alla volta di Croazia, Grecia e Albania, ma nessuno si ferma a scoprire uno dei gioielli più nascosti del Mediterraneo.
Una città che per le sue caratteristiche morfologiche gode di una luce particolare, in grado di affascinare cineasti come Luchino Visconti, che qui girò il suo capolavoro Ossessione, o Nanni Moretti che la scelse come set de La Stanza del figlio. Il capoluogo delle Marche è riuscito, consapevolmente o meno, a non farsi notare, a riservare la sua bellezza per i suoi abitanti, gelosi custodi di scenari che anche chi è nato nelle Marche conosce appena. Nei secoli la posizione strategica di Ancona l'ha costretta a subire assedi e bombardamenti. Così, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, pian piano è sorta una barriera tra la città e il porto.





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