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Gli Abba protagonisti a "Ghiaccio Bollente"

  • Immagine del redattore: Admin
    Admin
  • 11 lug 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Era il 1982 quando gli Abba si scioglievano, eppure ancora oggi la loro musica è ovunque. Rai Cultura dedica al celebre quartetto svedese l’episodio della serie Rock Legends, in onda lunedì alle 00:45 su Rai 5, che ricorda la band con interviste, aneddoti e video musicali.


Piacciano o non piacciano, le canzoni degli Abba hanno un’immediatezza e una limpidità che le rendono il non plus ultra della pervasività pop. E fanno degli autori, legittimamente, la band non anglosassone più celebre della storia anche negli Usa e nel Regno Unito. La storia di questi quattro musicisti svedesi, Agnetha Fältskog, Björn Ulvaeus, Benny Andersson e Anni-Frid Lyngstad è atipica rispetto a quella delle popstar anglosassoni. Mentre quelle calcavano i palchi di mezzo mondo e si davano il turno a Top of the Pops, gli Abba si facevano le ossa cercando di conquistare l’Eurovision Song Contest, accanto a Gigliola Cinquetti e Nicola di Bari.


Ci riuscirono nel 1974 con Waterloo, che sbaragliò la debole concorrenza e dalla Scandinavia li portò alla ribalta mondiale. Tratta dal loro secondo, omonimo album, la canzone è il primo esempio di quella speciale maestria fatta di equilibrio e colori sgargianti, di pomposità ed essenzialità, che sarebbe stato il principale tratto distintivo del loro stile. Nata come energico pop-rock condito di chitarroni e venature rock’n’roll, fu spogliata in fase di lavorazione, ristudiata e rivestita di scintillanti panni disco finemente cesellati da Benny Andersson e Björn Ulvaeus, principali autori dei brani della band nell’arco di tutta la carriera e fondamentali factotum di tutti i dischi.

 
 
 

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