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"La Grande Storia": Rosario Livatino. Un giudice di frontiera

  • Immagine del redattore: Admin
    Admin
  • 19 set 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

E' il 21 Settembre 1990 quando Rosario Livatino, un giovane magistrato di trentotto anni in servizio presso il Tribunale di Agrigento, viene barbaramente ucciso mentre si reca al lavoro. È l’ottavo giudice a cadere in Sicilia sotto i colpi della malavita organizzata.



La Grande Storia Anniversari propone Rosario Livatino. Un giudice di frontiera: una puntata che ricostruisce la storia di Rosario Livatino e la guerra di mafia scatenatasi negli anni Ottanta, con l’emergere del fenomeno criminale della cosiddetta Stidda, organizzazione contrappostasi a Cosa Nostra in uno scontro che ha causato oltre duecento morti, coinvolgendo i principali centri della Provincia agrigentina, da Palma di Montechiaro a Porto Empedocle, fino a Racalmuto, il paese natale di Leonardo Sciascia.


Tre anni dopo, il 9 Maggio 1993, il Santo Padre Karol Wojtyla, in visita pastorale nell’agrigentino, pronuncerà parole di fuoco contro la mafia durante la sua omelia nella Valle dei Templi: poche ore prima il pontefice aveva incontrato i genitori del giudice assassinato. La risposta di Cosa Nostra, non tarda ad arrivare: prima con le bombe di Roma alla Basilica di San Giovanni in Laterano e alla Chiesa di San Giorgio al Velabro, poi con l’omicidio di Padre Pino Puglisi, Parroco nel quartiere palermitano di Brancaccio. La puntata sarà introdotta da Paolo Mieli. Tra gli intervistati, i giornalisti Franco Castaldo, memoria storica della mafia agrigentina e Attilio Bolzoni.

 
 
 

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