Barbara Boncompagni ospite a "Le ragazze"
- Admin
- 2 ott 2020
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Ad aprire la seconda puntata de Le Ragazze sarà Anna Maria Novaretti, classe 1928, ex centralinista della Stipel, società telefonica piemontese che operò tra gli anni Venti e gli anni Sessanta, prima di fondersi con la Sip.

Un pezzo di storia della telefonia italiana, attraverso la testimonianza di una delle giovanissime impiegate, cui fu affidato il compito di mettere in comunicazione, per la prima volta, persone lontane tra loro, diventate il simbolo di un periodo storico. Seguono due Ragazze degli anni Sessanta. La prima è Viviana Vazza, sopravvissuta al disastro del Vajont del 9 Ottobre 1963, quando la frana del monte Toc fece esondare il lago artificiale formato dalla diga sul fiume Vajont, causando la morte di oltre duemila persone.
Viviana aveva sedici anni, si trovava in collegio a Belluno e nel disastro perse padre, madre e due fratelli. La sua storia si intreccia con quella di Giacinta Francione, cresciuta nei sassi di Matera, in una stalla senza acqua corrente, senza bagno, senza finestre, con la porta di ingresso come unica fonte di luce. Dopo di loro ci si addentrerà negli anni Ottanta. A raccontarli saranno la virologa Ilaria Capua, nota per i suoi recenti interventi sulla pandemia causata dal Covid-19, che proprio negli anni Ottanta si è formata, laureata in Veterinaria e ha poi deciso di diventare ricercatrice. L’altra Ragazza degli anni Ottanta è Barbara Boncompagni, figlia di Gianni Boncompagni, che dopo l’abbandono della moglie si occupò da solo di lei e delle sue sorelle, per molto tempo aiutato da Raffaella Carrà che all’epoca era la sua compagna nella vita e nel lavoro. In chiusura il toccante racconto della giovane Alessandra Clemente, oggi Assessore alle Politiche Giovanili di Napoli, che a dieci anni ha perso la mamma.
La prima puntata de Le Ragazze andata in onda ha registrato un ascolto di 663.000 telespettatori pari al 3 % di share.





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